Conoscere la teoria del colore è un aspetto da non sottovalutare se vogliamo creare una comunicazione efficace e di forte impatto.
Un colore è fortemente comunicativo. Prendiamo ad esempio l’uso del rosso: può significare “caldo” ma anche “attenzione” oppure “passione”. Il rosso è provocatorio e attivante, ed è per questo che lo si vede spesso nei materiali di marketing.
Il sapiente utilizzo dei colori è la chiave giusta per ottenere un grande effetto visivo e influenza il modo in cui il pubblico si relaziona con il vostro marchio.
Che cos’è la teoria del colore?
La teoria del colore è il manuale per comunicare con il pubblico attraverso i colori. È un insieme di regole di base che definiscono la comprensione collettiva del modo in cui percepiamo i colori e del loro ruolo nella psicologia umana, nella storia, nella cultura e nell’evoluzione. La nostra comprensione del colore è radicata nelle nostre origini. Fin dalla preistoria, il colore era l’elemento utilizzato per comunicare: ad esempio si utilizzava per raffigurare ciò che era potenzialmente pericoloso per la sopravvivenza.
Che cos’è la teoria del colore applicata al design?
La teoria del colore va ben oltre il sapere quali sono i colori belli o quelli che “fanno colpo”. Si tratta di applicare i colori in combinazioni utili al messaggio del materiale e/o al marchio in questione.
Parla anche delle relazioni tra i diversi colori e di come possono essere combinati e applicati per creare armonia o caos, nella progettazione grafica, nell’arte, nella fotografia, nella stampa e nel web.
Le basi della teoria del colore
Al centro della teoria dei colori c’è la ruota dei colori, un’organizzazione di tutti i colori attorno a un cerchio che illustra le relazioni tra di essi. Aiuta i designer a creare schemi di colori che attraggono gli occhi umani ed è suddivisa in colori primari, secondari e terziari.
I colori primari non possono essere formati da alcuna combinazione di altri colori. Nel design, i tre colori primari sono il rosso, il giallo e il blu.
I colori secondari si ottengono con una miscela uguale di due colori primari. Il rosso e il blu fanno il viola, il rosso e il giallo fanno l’arancione e il giallo e il blu fanno il verde.
I colori terziari si ottengono mescolando un colore primario con un colore secondario adiacente. Hanno nomi più fantasiosi, come “chartreuse”, ma è sufficiente dire “giallo-verde”.
Gli schemi di colore sono classificati in base all’armonia e alla relatività dei colori. Le armonie cromatiche sono combinazioni di tinte concordate collettivamente che creano un equilibrio cromatico soddisfacente. La relatività del colore è il modo in cui il colore appare rispetto ai colori o agli elementi visivi che lo circondano. Pensate a come un colore caldo come l’arancione può dare a un grigio vicino un tono più freddo, quasi blu.
![Teoria del colore applicata alla grafica 1 teoria del colore](https://www.monicamacco.it/wp-content/uploads/2022/10/teoria-del-colore-300x300.jpg)
Image by macrovector on Freepik
La posizione di un colore sulla ruota può aiutare il designer a determinare quali colori funzionano bene insieme. Il colore che si trova sul lato opposto della ruota rispetto a un singolo colore è detto “complementare”. I colori “analoghi” o “adiacenti” sono colori che si trovano uno accanto all’altro sulla ruota.
Esempi di schemi di colori
La maggior parte dei colori sono flessibili nelle loro applicazioni, ma possono comunque essere classificati in base ai loro usi generali. La teoria del colore, tuttavia, non parla espressamente delle associazioni emotive dei singoli colori. Qui di seguito sono riportati alcuni esempi di combinazioni di colori che i designer utilizzano regolarmente:
- Acromatico: Una presentazione di colori neutri derivati dal bianco e dal nero.
- Analoga: Una combinazione di tre colori primari, secondari o terziari adiacenti sulla ruota dei colori (es. giallo, verde chiaro e verde scuro).
- Complementare: Uno schema di colori costruito con colori direttamente opposti sulla ruota dei colori (es. blu e arancione).
- Colore diadico: Una combinazione di due colori che si trovano a due sezioni di distanza l’uno dall’altro sulla ruota dei colori (es. verde e viola).
- Triade di colori: Una combinazione di tre colori che si trovano a uguale distanza l’uno dall’altro sulla ruota dei colori (es. giallo, blu e rosso).
- Tetrade di colori (o “quadrato”): Una combinazione di quattro colori che si trovano alla stessa distanza l’uno dall’altro sulla ruota dei colori (ad esempio, verde, viola, rosso e giallo).
- Monocromatico: Una combinazione di colori basata su un’unica tonalità. Utilizza esclusivamente sfumature di una singola tonalità, ottenute modificando la saturazione e la luminosità del colore di base.
- Complementare diviso: Una combinazione di colori realizzata scegliendo un colore della ruota (ad esempio, il viola) e utilizzando il colore su ciascun lato del suo complemento (nel caso del viola, l’arancione chiaro e il verde chiaro su entrambi i lati del verde scuro).
Come usare la teoria del colore applicata al design
Un creativo che sappia applicare la teoria del colore ai propri progetti può dire molto con poco. Può usarla per comunicare l’essenza di un marchio, per trasmettere un messaggio toccante o per rendere più incisiva un’opera d’arte. Spesso si tratta di tutte e tre le cose.
Ecco alcuni suggerimenti su come utilizzare la teoria del colore nei vostri progetti, qualunque sia il vostro obiettivo.
- Determinare l’obiettivo del progetto
Lo state facendo per la vostra soddisfazione personale o ci sono obiettivi di marketing/clienti da considerare?
Se si tratta della prima ipotesi, probabilmente state dando sfogo a una vostra realizzazione creativa e dovete considerare solo voi stessi. Se volete disegnare una mucca gialla, siete liberi di disegnate una mucca gialla.
Se invece state progettando una creatività di marketing per comunicare con il vostro target e raggiungere degli obiettivi, è necessario rispettare la visual identity, i “colori aziendali” applicati al “tone of voice” del prodotto/servizio da promuovere. - Definire un pubblico
In un progetto personale, come dicevo prima, non c’è molto da considerare al di là dei vostri gusti. Alla mucca gialla potreste far indossare un casco spaziale.
Per una creatività orientata agli obiettivi, bisogna sapere con precisione chi stiamo cercando di raggiungere. Nel rispetto delle aspettative di branding, sapere a chi ci si rivolge può determinare i colori e gli schemi cromatici da utilizzare. È improbabile che un marchio di lifestyle che si rivolge a un pubblico di 18-24 abbia lo stesso stile cromatico di una società che vende assicurazioni sulla vita a persone di 40-60 anni. - Decidere che sentimento trasmettere
Questo è l’aspetto più importante. Come volete che si senta chi vede il vostro lavoro?
Se state giocando con i vostri figli e volete farli divertire, la vostra mucca gialla con il casco spaziale ha centrato l’obiettivo.
Nel marketing non è così semplice ma un indizio di ciò che si vuole ottenere è dato dalla conoscenza del pubblico e dell’obiettivo della creatività. Non è pensabile che il colore faccia tutto il lavoro in questo campo, ma i colori giusti possono enfatizzare il messaggio sostenendone il tono.
Come la teoria del colore influisce sul marketing
Sapere quali colori possono generare quali associazioni fa parte del modo in cui otteniamo risorse creative forti. Inoltre, è importante sapere quali associazioni/colori risuoneranno con quale pubblico. Se il tono di un annuncio online è di urgenza (ad esempio, un fornitore di sicurezza digitale), l’uso attento del rosso può essere utile. Tuttavia, potrebbe essere un incubo per un’agenzia di viaggi, che presumibilmente vuole che gli spettatori associno il marchio a un senso di euforia e facilità.
Inoltre, le esigenze cromatiche di qualsiasi contenuto di marketing possono cambiare leggermente a seconda del messaggio del contenuto specifico: Forse la vostra rilassata agenzia di viaggi ha bisogno di pubblicizzare un’offerta limitata nel tempo, o il vostro serissimo fornitore di sicurezza digitale sta costruendo un caso di studio che mostra clienti felici.
L’uso di colori che si adattano alla personalità del marchio è fondamentale per costruire un’esperienza coerente e coesa. In definitiva, i colori giusti possono influenzare l’intenzione di acquisto o aiutare un potenziale cliente a convertirsi. Le ricerche indicano che fino al 90% dei giudizi immediati che i consumatori danno sui prodotti si basano sui colori.